Sono successe davvero tante cose durante quest’ultimo anno, molte delle quali hanno stravolto la maggior parte delle nostre abitudini.
Se c’è un lato positivo in tutta questa storia è proprio lì, nell’averci spostato da una zona di confort, ormai data per scontata e (vista col senno di poi) nemmeno più tanto apprezzata dai nostri cuori spaparanzati su un divano di agi ormai svuotati di significato.
Davanti a Netflix, o altra piattaforma, ci siamo spaparanzati ora più che mai! Ma non vorremmo esserci. E questo fa la differenza. Perché dove non c’è scelta inizia la ribellione interiore, inizia la rinascita dell’anima.
In questo lungo periodo in molti si sono lasciati andare al tedio ed alla lamentela, alla chimica dei giudizi da social, all’inoperosità. Ma non tutti. Alcuni hanno colto il messaggio, l’urlo sussurrato che si ode nell’aria, un urlo di umanità e di riapertura alla complessità, al mistero, alla ricchezza dell’esistenza.
Da ragazzino ero triste e malinconico, soffrivo così tanto per ciò che sentivo mancarmi e che definivo “un senso nella vita”. Oggi, non sono più così triste e malinconico, o meglio conosco la mia tristezza e la mia malinconia, le conosco e le ho abbracciate, lasciandomi consolare dall’unica persona che fosse in grado di farlo e che, com’è per tutti, non ero che io stesso. Ed ho capito che noi non abbiamo bisogno di un senso nella vita, bensì di un senso della vita. Dobbiamo sentirci pieni di vita per vivere con significato, per affrontare i momenti bui, assaporare quelli meravigliosi e lavorare ogni giorno alla costruzione di un sé profondo e utile, capace e creativo.
Questi lunghi mesi potrebbero anche averci ricordato che la vita ha un senso e che si trova alla nostra portata. Per afferrarlo, serve solo un piccolo slancio, un piccolo-enorme sforzo quotidiano. Serve solo accendere ogni mattina una piccola scintilla nel nostro giorno, che sia un giorno lieto o un giorno triste non importa, che sia un giorno di pioggia o di sole non cambia. Una scintilla che nasce dal silenzio e dal vuoto quando gli diamo ascolto. Una forza che si rinnova infinite volte, per infinite vite, sempre lì, a portata di noi che la desideriamo, che siamo tutti al servizio della vita.
“In verità siete bilance che oscillano tra la gioia e il dolore. Soltanto quando siete vuoti, voi siete equilibrati e fermi”
da Il Profeta di Gibran Kahlil Gibran
Grazie Matteo, una bellissima riflessione!!
Grazie a te Alessandro per aver speso un po’ del tuo tempo a leggerla…
Ti abbraccio