Sono nato in un’afosa domenica di luglio del 1979. La mia vita, da quando ne ho memoria, è stata un’avventura caratterizzata da un’emotività intensa e spesso difficile da sopportare.

Ho sempre rifiutato di “dover imparare”. A scuola andavo male, perché ci andavo mal volentieri. Eppure, ho sempre sentito di “voler imparare”, ed ho sempre lavorato per formarmi, studiando per lo più sotto la guida di persone che stimavo, oppure in autonomia. E non solo musica… letteratura, filosofia, antropologia. Tutto ciò che riguardava lo sviluppo di una visione profonda della realtà e dell’uomo è sempre stato per me degno di interesse e di apprendimento.

L’ascolto è stata la mia Stella Polare, la via di crescita che ha portato un significato profondo nella mia vita. E per ascolto non intendo solamente il senso, seppur magnifico, dell’udito e la capacità di elaborazione intellettuale del cervello di ciò che ascoltiamo, ma intendo anche la capacità di dare spazio alla nostra voce interiore e creativa, in grado di guidarci alla scoperta di noi stessi.

Cosa, in particolare, mi ha nutrito e portato verso una direzione così specifica?

Ci sono state nella mia vita diverse influenze molto forti. Le più importanti e, quindi, anche maggiormente inerenti alla mia professione attuale sono state l’arte, la natura e le relazioni.

Attraverso la musica e la poesia ho sviluppato l’indole creativa, dando voce al grande senso di smarrimento esistenziale, ma anche al mio profondo amore per la vita. A livello professionale per tanti anni sono stato prevalentemente un musicista e insegnante di musica. Da questa esperienza ho raccolto moltissimo circa le modalità dell’educare, nel rapporto con tanti allievi, e del sentire, nel vivere i dolori e le gioie di stare su un palco.

Ma è la natura, in particolare la montagna, che mi ha condotto a una forma di conoscenza che non fosse solo intellettuale. Respirare e ascoltare, appoggiare le ginocchia sopra un prato immacolato e pregare senza parole, aprendo il più possibile il cuore alla bellezza e alla semplice maestosità della vita.

Infine, le relazioni. Un terreno che coltivo con cura, perché ho sempre percepito come la mia gioia è possibile soltanto quando è una gioia che sta nel mondo e non quando lo fugge. E stare nel mondo significa stare con gli altri. Ho fatto molta fatica, sofferto e fatto soffrire. Ho imparato e continuo a farlo dai rapporti con le persone a me vicine, perché l’amore e l’amicizia ci vogliono autentici e coraggiosi nell’affrontare i lati più nascosti del nostro carattere, vogliono il nostro Esserci!
Oggi, ho una famiglia composta da mia moglie e i nostri due splendidi figli. Ed ho molti amici, alcuni nuovi e altri vecchi di una vita intera, con i quali continuo a confrontarmi vivacemente, oltre che apprezzare il piacere della condivisione e della leggerezza.

Ti ho detto chi sono, perché è ciò che mi sprona a guidare le persone che lo desiderano alla scoperta di sé e della propria creatività, per vivere con maggiore consapevolezza, imparando a non essere più “in balia” della propria vita, bensì a crearla. Ti ho detto chi sono, perché chi sono è anche ciò che faccio, è il senso stesso della mia vita.

E la vita per me è una questione di Libertà, intesa come conquista ottenuta grazie a un costante lavoro interiore di auto-conoscenza, auto-educazione e auto-realizzazione.

Sono Matteo. E sono, prima di tutto e come tutti, un’Anima in Viaggio.

 

Queste le mie principali esperienze artistiche:

Ho avuto l’onore di collaborare, tra gli altri, con: Mauro Brunini (tromba), Max De Aloe (armonica cromatica), Gilson Silveira (percussioni), Franco Arminio (poeta), Alessandro Grosso (fisarmonica), Marco Mengoni (batteria), Giusi Consoli e Camilla Pagani (voce).

Ho pubblicato nel 2019 COME NELLA MUSICA (Sonitus Edizioni Musicali), un disco di chitarra classica abbinato a un libro di poesie, con il patrocinio del Parco Nazionale Val Grande. Con la formula lettura-concerto ho portato questo progetto a: La Casa della Resistenza (Verbania Fondotoce), Sentiero Chiovini 2019 (Parco Val Grande), Festival La Luna e I Calanchi (Aliano MT) , Festival Mutamenti (Fivizzano MC) e UNA Festival (Ed. 2021 nel Parco Foreste Casentinesi).

Sono tra gli ideatori e direttore artistico di UNA FESTIVAL – Il Respiro dei Parchi. Nelle edizioni 2020 e 2021 sono saliti sul palco Brunori Sas, Franco Arminio ed Elisa Palazzi a Ostana (CN) e Ludovico Einaudi, Luigi Verdi e Francesco Cara alla Pieve di Romena (AR).

Ho composto la melodia del brano STILL I SING, un dono musicale per la non-profit Still I Rise di Nicolò Govoni (candidato al Nobel per la pace 2020).

Ho fatto parte di numerose formazioni di jazz e di musica popular brasileira partecipando numerose rassegne italiane, fra le quali JazzOnLive, Biella Jazz Club, 67 Jazz Club, Poliritmica e svizzere, come il Jazz in Bess di Lugano e il Festival del Cinema di Locarno. Nel 2012 ho pubblicato insieme al trombettista Mauro Brunini il disco DUE MANI (JJJ Edizioni Musicali) dedicato alla Bossanova e al suo più celebre autore Tom Jobim.

Ho registrato e inciso in veste di esecutore e di autore per Rai Edizioni Musicali.

Ma il mio curriculum professionale ha un altro aspetto importante:
Ho, infatti, il piacere di ricoprire il ruolo di responsabile della comunicazione per CSS CyberSec Services un’azienda di alto profilo nella cyber security.
E sono formatore e progettista nell’associazione no-profit ANSI Faenza, della quale sono anche socio fondatore

Insomma… Mi interessa la creatività e, in ogni lavoro che svolgo, la esprimo in modi differenti e complementari, in dialogo fra loro e dentro di me.